“Il convento di Monterosso è un luogo che aiuta non soltanto a incontrare Dio, ma anche a creare relazioni e incontri” (Mons Andrea Lombardi)

Ritiri spirituali mensili

Una volta al mese (eccetto luglio e agosto) si organizza un Ritiro Spirituale seguendo il tema del percorso annuale che nel 2024 è “La Chiesa della Tenerezza”, un percorso per ritrovare e riflettere sui valori autentici della chiesa. I ritiri  sono residenziali e hanno la durata di un fine settimana a partire dalla Messa del sabato alle ore 11.40 fino al pranzo della domenica con pasti e pernottamento in convento (è possibile concordare arrivi antecedenti il sabato).

L’edizione 2024 sarà arricchita anche da una serie di incontri online con esperti per approfondire il tema nelle sue molteplici declinazioni.

I ritiri sono aperti a giovani e adulti che abbiano il desiderio di vivere momenti di riflessione, condivisione e relazioni fraterne in un contesto di particolare bellezza quale il Convento di Monterosso. Per ogni appuntamento ci sono relatori e approfondimenti diversi seguendo il tema generale. Non è richiesta la continuità di ogni mese; è già molto se riusciamo ogni tanto a regalarci respiri profondi per la nostra anima.

Il Convento di Monterosso al Mare
Il Convento di Monterosso al Mare
Convento Monterosso
Avvisi utili per chi partecipa ai Ritiri

Ricordiamo che, acquistando il biglietto ferroviario, con largo anticipo dalla partenza, si può usufruire di tariffe scontate Economy e Super Economy, oltre ad ulteriori offerte per viaggiare a prezzi ridotti. Vai su trenitalia

Si richiede di portare lenzuola, asciugamani ed effetti personali. C’è la possibilità di arrivare il giorno prima o partire il giorno dopo. L’iscrizione si riterrà confermata dopo aver versato l’offerta.

2024 – Calendario annuale dei Ritiri Spirituali

CHIAMATI A ESSERE CHIESA DELLA TENEREZZA. Vivere con Gesù negli occhi, nelle mani, nel cuore

La Chiesa spesso si è rinchiusa nelle proprie certezze, trascurando di comunicare con la vita: ha dimenticato che il suo compito è quello di tenere la porta aperta e il focolare acceso, di creare armonia, di essere mitezza e sicurezza, "fontana del villaggio".

Convento Monterosso

“Tu sei amore, tu sei umiltà, tu sei pazienza, tu sei bellezza, tu sei sicurezza tu sei la pace. Tu sei gaudio e letizia, tu sei speranza, tu sei mitezza, tu sei tutta la nostra dolcezza” – San Francesco, Lodi al Dio altissimo

“Abbiamo visto una stella” come i Magi nel buio ed è bello pensare che nel cielo ci siano tante stelle nascoste. A volte questa stella non riusciamo a vederla nella Chiesa che spesso si è rinchiusa nelle proprie certezze, trascurando di comunicare con la vita: ha dimenticato che il suo compito è quello di tenere la porta aperta e il focolare acceso, di creare armonia, di essere mitezza e sicurezza, di essere “fontana del villaggio” come la definiva Papa Giovanni XXIII.
Don Luigi Verdi in “La Chiesa della tenerezza” propone di essere chiesa che benedice la vita. Dio non è verità astratta, ma è presenza che si incontra quando il cuore è povero e ha fame. Conoscere Gesù è prolungare i suoi gesti, imparare a riscoprire le sue parole semplici, non relegarlo nelle cristallizzate forme devozionali con il rischio di affossarlo e di ucciderlo più che la croce.
E proprio l’incontro con il crocefisso per san Francesco si manifesta nel dono delle stimmate (1224) – di cui quest’anno si ricorda l’ottocentesimo anniversario – che da un lato testimoniano l’essenza della Chiesa nel mistero della morte e resurrezione di Cristo, dall’altro ci ricordano le ferite e il dolore della vita e l’aspirazione di conformarci totalmente a Lui. Di fronte a tutto ciò, pensiamo a una chiesa che accoglie ed è vicina, senza giudicare, con compassione. Come per Francesco è un invito a ritornare a un cristianesimo che abbia lo sguardo dei piccoli e dei poveri, che parta dall’innamoramento, dalla cura e della bellezza. Dio si fa sentire da chi ne avverte i passi, da chi lo incontra nei gesti dei suoi simili, nella fatica della terra, nel profumo della casa, nella bellezza di una vigna, nella fedeltà di una amicizia, nelle lacrime di chi piange. Proviamo a essere una chiesa quotidiana, una chiesa più vicina a Gesù.

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CALENDARIO RITIRI IN CONVENTO

 

27-28 gennaio 2024
UNA CHIESA CHE SIA UMILE
“Quando sono debole, è allora che sono forte” (2Cor 12,10)
Bella l’umiltà che ci fa amare la forza della debolezza, che ci fa tornare a una vita semplice e senza pretese, che cerca di essere in armonia fra corpo e anima, fede e ragione, lavoro e riposo. Ogni spazio del sacro dovrebbe essere semplice e umile, se vogliamo che Dio si renda presente.
Relatore: fr. Luca Simoncini. OFM Cap, Ministro Provinciale della Liguria
“Torniamo chiesa umile amica di Dio che rende il mondo più bello semplicemente vivendoci”

17-18 febbraio 2024
UNA CHIESA CHE SIA FEDELE
“I miei occhi hanno visto la tua salvezza” (Lc 2,30)
Occhi ancora accesi dal desiderio, ancora capaci di attendere ad ogni età come Simeone. La fedeltà richiede anche sforzo, fatica. Gesù ha chiesto di essere fedeli alla vita tutta intera, anche ai suoi momenti di dolore e di crisi. Spesso ciò che di più bello possiamo donare agli altri è la nostra presenza, la nostra fedeltà, un attendere senza scappare.
Relatori: don Gianni Marmorini, biblista e fr. Renato Brenz Verca, OFM Cap
“Una chiesa fedele ad ogni speranza che canta da lontano”

9-10 marzo 2024
UNA CHIESA RISORTA E CHE RISORGE
“Donna perché piangi? Chi cerchi?” (Gv 20,15)
La vera fede risorge ogni giorno. Lo Spirito ci fa nascere di nuovo, permettendo di ritrovare ogni mattina la giovinezza dell’anima. Provate a conservare la luce degli occhi, la freschezza del credere e del ringraziare. Non abbiate paura, continuate a sperare. A ciascuno serve il pane per vivere e l’amore per avere un motivo per vivere.
Relatore: fr. Sergio Lorenzini, OFM Cap, Ministro Provinciale delle Marche
“Non ho aspettato che tu cambiassi, ho iniziato a far fiorire il tuo e il mio sogno”

13-14 aprile 2024
UNA CHIESA CHE AMA
“Talita kum. Fanciulla io ti dico alzati” (Mc 5,41)
Riprendi il cammino, le scoperte, l’amore: è da dove ci siamo arrestati e fermati che Dio ci aiuta a ripartire. Rialzati, abbi il coraggio di amare. L’amore è tangibile e concreto, l’amore è uno slancio che non può realizzarsi se non è accompagnato dal distacco. Chi ama spalanca le finestre all’infinito.
Relatore: don Giulio Dellavite, Segretario Generale Curia di Bergamo
“Una chiesa che ama con sentimenti semplici, senza astio e incertezza, come solo i bambini sanno amare”

11-12 maggio 2024
UNA CHIESA CHE HA FIDUCIA
“Tornaci ancora sette volte. La settima volta vide una piccola nube, non più grande del palmo di una mano che saliva dal mare” (1Re 18,43-44)
La nostra poca fiducia nasce perché ci sfugge quanta bellezza e bontà ci sono nel mondo. La fede vera è saper chiudere gli occhi e procedere al buio; fare anche un solo passo oltre l’orizzonte, vacillante, ma fiducioso. Capire che c’è un filo che percorre tutti gli avvenimenti anche in mezzo ai dubbi, le inquietudini, le domande, le sofferenze.
Relatori: padre Ermes Ronchi, teologo e fr. Paolo Giavarini, OFM Cap
“Una chiesa che nel buio si serve degli occhi di Dio”

8-9 giugno 2024
UNA CHIESA CHE PERDONA
“Chi di voi è senza peccato scagli la prima pietra” (Gv 8,7)
Gesù scriveva sulla sabbia, mentre la legge dei farisei era scritta sulla pietra. Gesù usa la misericordia, non condanna ma scioglie il peccato. Ci ricorda che la chiesa non è fatta di giusti, ma di peccatori perdonati. Il perdono dato e ricevuto riapre il tempo. Dio si lega al mondo e lo ama, nonostante la sua debolezza; invita a utilizzare in positivo tutti gli errori e a trasformarli.
Relatore: don Marco Pozza, scrittore e cappellano carcere di Padova
“Una chiesa che perdona, consola e guarisce, scioglie il gelo del cuore, nutre la pietà di Dio”

28-29 settembre 2024
UNA CHIESA LIBERA E CHE LIBERA
“Cristo ci ha liberati perché restassimo liberi” (Gal 5,1)
Dobbiamo sforzarci di essere come Lui, non imprigionare Lui alle nostre logiche ristrette, rendendo anche Lui schiavo della nostra debolezza. Una chiesa che libera deve essere essenziale, sobria, gioiosa e che non annoia, con il ritmo lento che dona l’attenzione alle persone e alle cose, con poche parole e più ascolto. Una chiesa con ali forti e robuste che si affidano al vento e non temono di spezzarsi.
Relatore: fr. Roberto Pasolini, OFM Cap, biblista e docente
“Una chiesa che abbia libero il suo cuore, che alzi il suo canto in libertà”

19-20 ottobre 2024
UNA CHIESA CHE SIA LEGGERA
“Restate in quella casa mangiando e bevendo quello che hanno” (Lc 10,7)
Lo spazio in cui opera Dio è la vita di tutti i giorni, c’è solo da abitare quella vita. Gesù prima viveva e poi parlava. Ed egli viveva nell’ordinarietà di una casa, senza trasformare la casa in chiesa, lasciando alla casa il suo calore, il suo profumo. Non si cambia il mondo distruggendolo, ma abbracciandolo.
Relatore: Mons. Andrea Migliavacca, Vescovo di Arezzo
“Una chiesa leggera che apre porte alla musica delle semplici cose per dilatare il quotidiano verso l’eterno”.

16-17 novembre 2024
UNA CHIESA CHE ACCOGLIE E NON GIUDICA
“C’è un tempo per piangere e un tempo per ridere, un tempo per gemere e un tempo per ballare” (Qo 3,14)
Una chiesa leggera, che stia dentro la vita con tutto quello che c’è. Che non divida in categorie, che non condanni in blocco, ma che rispetti la fatica dolorosa di chi pecca, il lavoro stremante di chi cerca, il passo incerto e pesante di chi non spera. Una chiesa che cerchi sempre qualcosa da scoprire, da ascoltare, da rigenerare.
Relatore: don Alessandro Dehò, prete eremita
“La chiesa rassetta ciò che è logoro, raccoglie ogni vita che con dolore aggiunge un cerchio alla luce, perché nulla vada perduto”

14-15 dicembre 2024
UNA CHIESA DELLA TENEREZZA
“Ruppe il vasetto di alabastro e versò l’unguento sul suo capo” (Mc 14,3)
I gesti d’amore, quelli apparentemente inutili, danno alla vita il suo senso vero, riempiono il cuore di dolcezza. Gesù vede bellezza in tutto ciò che è sciupato, corrotto e regala una carezza. Non perdiamo il coraggio del dono gratuito, di un gesto di tenerezza e non spaventiamoci a regalare un sorriso.
Relatore: Milena Francesca Brivio, suora francescana
“Una chiesa che bacia il vento che non lo tocca per non frenarlo”

* Luigi Verdi, La chiesa della tenerezza, Edizioni Romena, 2015 Fonte di spunti dell’intero percorso.

 

PERCORSO ANNUALE DI INCONTRI DI APPROFONDIMENTO ONLINE

Sono appuntamenti serali (ore 21) che si tengono durante l’anno su ZOOM e dei quali viene comunicata di volta in volta  la data precisa. Iscriviti via mail al programma.

Giovedì 7 marzo 2024 – ore 21.00
La Chiesa con i cinque sensi.
Abbiamo tradito il corpo a favore dell’anima. Proviamo a recuperare la dimensione del corpo per una fede del Dio incarnato.
Relatore: don Paolo Squizzato, responsabile Ufficio per l’Ecumenismo e il Dialogo Interreligioso Diocesi di Pinerolo

Martedì 19 marzo 2024 – ore 21.00
La Chiesa della tenerezza
Una chiesa che accoglie tutti, che dona bellezza e che cura.
Relatore: don Gigi Verdi, Fraternità di Romena

 

PROSSIME DATE DA DEFINIRE

Vivere con Gesù negli occhi, nelle mani e nel cuore.
Una chiesa bella, vera, semplice, gioiosa e francescana come insegna il poverello di Assisi.
Relatore: fr. Raffaele Orlando, OFM Cap

Le donne di Dio.
Figure femminili per una Chiesa della tenerezza.
Relatrice: Lidia Maggi, pastora battista

Una Chiesa di relazioni.
Un bisogno di pace interiore, imparare a gestire il proprio stato d’animo.
Relatore: Pier Luigi Ricci – Pigi, insegnante ed educatore

Alla stessa Mensa.
La tavola del Signore come occasione dell’incontro, della condivisione, dell’ascolto: fame e sete di una fede gioiosa.
Relatore: Mons. Derio Olivero, Vescovo di Pinerolo

La Chiesa del grembiule.
Una chiesa umile e al servizio di tutti.
Relatore: don Salvatore Leopizzi, parroco di Gallipoli e amico di don Tonino Bello

Una Chiesa felice.
Lo stupore e la meraviglia: la bellezza di essere cristiani oggi.
Relatrice: Rosanna Virgili, scrittrice e biblista

“La Chiesa che vorrei”
Unità, comunità e pace. Saper parlare a tutti e raggiungere il cuore di tutti.
Relatore: Card. Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna e Presidente CEI

 

INCONTRI GIA’ EFFETTUATI

Martedì 6 febbraio 2024 – ore 21.00
Una Chiesa ecumenica.
Aperti al nuovo e al confronto in un cammino di unità e comunione basato sulla bellezza della Parola, che assapori lo stesso profumo del pane buono di casa.
Relatore: don Giuliano Savina, Direttore per l’Ecumenismo e il Dialogo Interreligioso della CEI
ASCOLTA LA REGISTRAZIONE
https://youtu.be/GqKUqMOarSY

Lunedì 19 febbraio 2024 – ore 21.00
“Sogno una Chiesa povera per i poveri”

Nel povero, vero amico di Gesù, per fare l’esperienza di Cristo. La chiesa deve avere lo sguardo dei piccoli e assumerne la responsabilità nella carità.
Relatore: Mons. Angelo Pagano, OFM Cap, Vicario Apostolico ad Harar, Etiopia
ASCOLTA LA REGISTRAZIONE
https://youtu.be/VLQ2qA0zfhk

 

 

INFORMAZIONI PRATICHE
I ritiri sono aperti a giovani e adulti che abbiano il desiderio di vivere momenti di riflessione, condivisione e tenerezza in un contesto di particolare bellezza.
I ritiri in presenza hanno la durata di due giorni a partire dalla Messa del sabato alle 11.30 fino al pranzo della domenica. Il pernottamento è in convento (è possibile concordare arrivi precedenti la giornata del sabato).
Gli appuntamenti online si svolgono invece in serata alle ore 21. Per iscriverti al programma dei ritiri online e ricevere gli aggiornamenti sulle date puoi mandare una mail.
Non è richiesta la continuità di ogni mese; puoi regalarti ogni tanto respiri profondi per la tua anima in un clima di relazioni fraterne.

Info e iscrizioni ai ritiri: conventomonterosso@gmail.com

SCARICA QUI LA LOCANDINA 

 

Convento Monterosso

Rientra nel “Centenario francescano” della Conferenza della Famiglia Francescana

Convento Monterosso

 

 

 

Ritiri 2024_cop_V

Ritiri 2024_cop_V

(173 KB) - ultima modifica: Dicembre 19, 2023

Il Convento di Monterosso al Mare
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