“Portatori di pace tra la gente e messaggeri della parola di Francesco che qui assume l’aspetto di una natura generosa e di un pae­saggio unico al mondo” (Donatella Bianchi)

Le origini del patrimonio spirituale dei francescani risalgono ad oltre 800 anni fa, a san Francesco d’Assisi (1182-1226): un uomo semplice e povero che la storia riconosce verosimilmente come la più chiara imitazione di Cristo. San Francesco d’Assisi seguì le orme di Gesù di Nazaret così da vicino e amò l’umanità e la creazione così profondamente che è oggi conosciuto come “il santo universale”.

San Francesco diede vita all’Ordine dei Frati Minori (cioè “piccoli fratelli”) e consegnò loro una Regola di vita. Collaborò anche, con santa Chiara d’Assisi, alla fondazione delle suore Clarisse, e fondò l’Ordine Francescano Secolare per coloro che, rimanendo in famiglia, intendevano ispirare la loro vita alla spiritualità francescana. In gioventù vive in un modo dissipato, divertendosi e sperperando i soldi della famiglia, infatti con i suoi amici pensa solo a divertirsi. A seguito di una guerra tra Perugia ed Assisi decide di modificare completamente la sua esistenza, di abbandonare i divertimenti e gli svaghi e di dare un senso profondo alla vita: aiutare i poveri, gli ammalati e i deboli. Si presenta al padre e in pubblico gli consegna i vestiti da ricco mercante e si veste di un povero saio; vuole ritornare allo stato naturale senza nessuna ricchezza apparente. Successivamente fonda l’ordine dei frati minori che riceve l’autorizzazione da ben due Papi. Quest’ordine si divide in frati conventuali e frati spirituali. Francesco, che è Patrono d’Italia, venne canonizzato nel 1228 da Papa Gregorio IX.

APPROFONDIMENTI

E’ forse il monumento più fotografato e iconico delle Cinque Terre, la monumentale statua in bronzo di San Francesco con il lupo  di Gubbio posta sul colle dei Cappuccini e che domina l’intera baia.
Opera dello scultore monzese Silvio Monfrini (1894-1969)Convento Monterosso ricorda la venuta dei frati cappuccini a Monterosso come pacificatori nel XVII secolo e sembra accogliere i visitatori porgendo il tipico saluto francescano di “Pace e Bene”. Realizzata nel 1962 è stata posizionata durante una solenne cerimonia a cui era presente Paolo Emilio Taviani, l’allora Ministro dell’Interno. Nel 2019 è stato ricordato il cinquantesimo anniversario della morte dello scultore attraverso una mostra a Monterosso; per l’occasione il Comune di Usmate Velate (MB) ha donato al Convento il bozzetto originale della statua.

Convento Monterosso

Il “Cantico delle Creature” è uno degli scritti più famosi di San Francesco,
una lode a Dio che si snoda attraverso le sue opere, diventando così anche un inno alla vita.

“Laudato sie, mi’ Signore, cum tucte le tue creature,
spetialmente messor lo frate sole,
lo qual’è iorno, et allumini noi per lui.
Et ellu è bellu e radiante cum grande splendore:
de te, Altissimo, porta significatione…
Laudato si’, mi’ Signore, per frate vento
et per aere et nubilo et sereno et onne tempo,
per lo quale a le tue creature dài sustentamento.
Laudato si’, mi’ Signore, per sor’aqua,
la quale è multo utile et humile et pretiosa et casta…
Laudate e benedicete mi’ Signore et rengratiate
e serviateli cum grande humilitate.”

Il Convento di Monterosso al Mare
Il Convento di Monterosso al Mare
Il Convento di Monterosso al Mare