Riso quaresimale

Convento Monterosso

DOVE
Preso dalle monache del Monastero di Mazara del Vallo  (Trapani).

Convento Monterosso

Tre monaci benedettini dell’abbazia di San Martino delle Scale a Monreale sono divenuti famosi con la trasmissione televisiva ed ora con il libro “Le ricette del convento. Fatele a casa e fatele bene”  andando a pescare nella tradizione monastica, maschile e femminile dei monasteri siciliani. Don Anselmo è narratore e aiutante, don Salvatore è ottimo cuoco e don Riccardo è l’ugola d’oro che assaggia.

 

Tratta dal libro, questa è una antica ricetta del periodo della Quaresima che richiama dunque alla penitenza, alla preghiera e al digiuno; il precetto impone inoltre di non mangiare la carne il venerdì. E’ proprio da questa esigenza che oltre un secolo fa, grazie alle monache del Monastero di Mazara del Vallo, nacque questo primo piatto gustoso e nutriente perfetto per il periodo quaresimale. Una ricetta povera con ingredienti semplici e sempre reperibili.

INGREDIENTI
per 4 persone

500 g di riso
250 g di patate
150 g di fagioli borlotti secchi
1 cipolla
250 g di salsa di pomodoro
Peperoncino q.b.
Olio q.b.
Sale e pepe q.b

PREPARAZIONE
Una buona pasta al forno. Sono semplicemente fettuccine condite con uova, ricotta, formaggio grattugiato e mozzarella, ma la presentazione le abbellisce e dà loro l’aspetto della festa. Le quantità degli ingredienti possono essere cambiate secondo i gusti personali. Mettere in ammollo in acqua i fagioli per 12 ore poi lessarli in acqua bollente salata. Devono risultare morbidi senza sfaldarsi. Nel frattempo pelare le patate, tagliarle a tocchetti e farle cuocere insieme ai fagioli. Sempre nella stessa acqua aggiungere il riso, aggiustare di sale e continuare la cottura. Pelare la cipolla, tritarla finemente, rosolarla in un tegame con l’olio e quindi unire la salsa di pomodoro. Aggiungere un po’ si sale e far cuocere per circa 10 minuti. Una volta pronto, incorporare la salsa al riso, aggiungere il peperoncino e terminare la cottura. Una volta impiattato il riso, terminare con un filo d’olio a crudo.